Fare autostop nella terra dei sorrisi è una montagna russa di emozioni! Arricchente, stancante ed emozionante allo stesso tempo. Abbiamo percorso in autostop un totale di oltre 2000 km in tutta la Thailandia, in un periodo di 2 mesi nel 2023, senza spendere un solo centesimo per i trasporti pubblici! Per sapere come, perché, dove e cosa abbiamo vissuto lungo il percorso, date un’occhiata al resto dell’articolo. Alla fine, anche voi sarete pronti a vivere in prima persona questa straordinaria avventura in autostop e vivere a pieno questa nazione e la sua incredibile gente!
Nota: questo articolo si riferisce alla Thailandia e sappiamo che le esperienze variano da paese a paese in questa regione. In caso di dubbi, consultate l’hitchwiki qui. Viaggiando in un gruppo di due persone, noi ci siamo sentiti completamente al sicuro per tutto il tempo, ma abbiamo sentito anche di ragazze sole che hanno avuto esperienze uguali o simili alle nostre senza problemi. Quindi se viaggiate soli/e, non scoraggiatevi, ma usate il buon senso!
Perché fare autostop?
Il nostro viaggio in autostop è iniziato nella città settentrionale di Pai, in Thailandia, a circa 2 ore a nord di Chiang Mai. Camilla aveva appena trascorso una settimana al monastero Wat Pa Tam Wua per un ritiro di meditazione con i monaci buddisti e si era aggregata al suo amico Paolo per tornare a Pai in autostop. Leggi qui.
Questo ragazzo è un autostoppista incredibile e una persona meravigliosa! Ha fatto l’autostop dall’Italia all’Australia, passando per i Balcani, la Turchia, il Caucaso, l’India, la Thailandia, la Malesia, Singapore, il Vietnam e le Filippine! Non potevamo avere un insegnante e un’ispirazione migliore per iniziare le nostre avventure in autostop.

Avevamo in programma di raggiungere le isole del sud della Thailandia all’inizio del 2023 per una festa di capodanno sulla spiaggia, e al tempo eravamo a metà dicembre 2022.
Le opzioni a disposizione erano: un minibus per Chiang Mai, poi un volo per Surat Thani, oppure una combinazione di autobus e treni. Abbiamo stimato che il costo di questi ultimi si aggirava intorno ai 100 euro, o potenzialmente molto di più se intendevamo fare delle soste lungo il percorso per vedere altre cose. Quindi, perché non fare l’autostop? Le settimane successive si sono rivelate tra le più grandi avventure della nostra vita!
L’autostop in Thailandia è gratuito, sorprendentemente facile e vi porterà in luoghi ed esperienze che la maggior parte dei turisti non sfiorerà nemmeno. Abbiamo trascorso notti in cittadine locali thailandesi in cui eravamo gli unici stranieri, siamo stati invitati a feste e cene dalla gente del posto e ci sono stati offerti posti dove dormire quasi ogni giorno.
Le persone in Thailandia 🙏
Gli abitanti della Thailandia sono tra i più generosi e disponibili che si possano incontrare al mondo. Ciò che a volte manca nella loro conoscenza della lingua inglese, lo compensano in ogni altro aspetto. Di solito vanno oltre le aspettative di chiunque altro per aiutarvi, e vi daranno un passaggio anche se non stanno guidando nella direzione di cui avete bisogno.
Abbiamo avuto persone che hanno fermato il loro camion dall’altra parte dell’autostrada e hanno attraversato il traffico per controllare che non ci fossimo persi! Siamo stati portati a una festa dal nostro autista che viveva a Surat Thani, con tutta la sua famiglia, per mangiare un banchetto di pesce con loro. Ci è stata data una stanza d’albergo quando abbiamo ricevuto un passaggio da un gruppo di anziane signore thailandesi che andavano a vedere la laurea della loro nipote. Ci hanno portato al mercato notturno la sera e abbiamo fatto colazione con loro la mattina dopo, prima che ci portassero in autostrada per trovare il nostro prossimo passaggio. Sono tutte esperienze che non avremmo mai fatto attenendoci ai normali trasporti pubblici e alle attrazioni turistiche. Sono decisamente state alcune delle parti più memorabili del nostro viaggio in Asia.

Nota: molte persone che ci hanno raccolto in Thailandia ci hanno detto che sono disposte ad aiutare i turisti, ma che probabilmente la stessa cosa non accadrebbe se a fare l’autostop fosse un thailandese o una persona del Sud-Est asiatico in generale. Come ogni cosa, probabilmente si basa molto sulla cultura.



Quanto risparmierò?
I trasporti sono relativamente economici in Thailandia, soprattutto rispetto ai paesi occidentali. Ma nell’ambito di un lungo viaggio intorno al Paese, i costi possono iniziare a salire. Per andare da Bangkok a Chiang Mai, gli autobus partono da 15 euro (e questo per quelli diurni di base, si può pagare il doppio per un sleeper bus!), i treni da 25 euro e i voli di solito intorno ai 40 euro.
Se si volesse trascorrere una settimana in viaggio da Bangkok a Chaing Mai, facendo delle soste lungo il percorso, la spesa potrebbe facilmente raggiungere la tripla cifra. In media, prima dell’autostop, spendevamo quasi 50-70 euro a settimana a persona per i trasporti pubblici, di solito attraverso una combinazione di autobus e treni e, raramente, di voli. Quindi, nell’arco di un mese, con l’autostop si può risparmiare una discreta quantità di denaro, lasciandone molto di più da spendere per altre cose, come esperienze, cibo e alloggio.
Come fare autostop in Thailandia?
1. Cartello sì o cartello no?
Ci sono diverse scuole di pensiero a riguardo. Noi abbiamo provato entrambi i metodi e siamo giunti alla conclusione che per noi è meglio non usare alcun cartello. Inizialmente abbiamo provato a usare cartelli con il nome della nostra destinazione. Di solito un cartello ciascuno, uno in inglese e uno in thailandese, ma poiché l’autostop è un concetto sconosciuto a molti thailandesi, la gente non si fermava a meno che non stesse andando esattamente fino alla nostra destinazione (che alcuni giorni era un viaggio di oltre 4 ore).
Per noi è stato meglio semplicemente posizionarci sulla strada giusta in uscita dalle città in cui ci trovavamo e sostare con i nostri pollici in fuori 👍 In questo modo si fermano tutti quelli che sono disposti a darti un passaggio e si può chiedere loro qual è la loro destinazione. Se la direzione è quella giusta, saltate su! Se avete bisogno di proseguire, potete sempre chiedere un altro passaggio a qualcun altro quando vi faranno scendere.

Scrivete una nota e tenetela a portata di mano
Un consiglio, se decidete di non usare un cartello, è quello di preparare una nota su google translate da mostrare alle persone quando si fermano. Qualcosa del tipo: “Siamo diretti a sud, potete portarci in quella direzione?”, oppure “Più avanti sull’autostrada”. In questo modo sarete pronti a comunicare col conducente dell’auto o del camion quando si fermano sul ciglio della strada, nel caso in cui non parlino inglese.
2. Uscite dalle città
Questa è probabilmente la parte più difficile dell’autostop, perché di solito le persone in città fanno solo brevi tragitti per sbrigare commissioni, e non vogliono percorrere lunghe distanze. La nostra tattica è stata quella di non usare un cartello che indicasse la nostra destinazione, perché questo scoraggia le persone che fanno viaggi più piccoli dal fermarsi a chiedere dove siete diretti, e di attenersi al metodo del pollice in fuori.
Se le persone si fermano, provate a chiedere loro di portarvi in autostrada, da dove sarà più facile trovare altri passaggi. Se non possono portarvi fino a lì, cercate comunque di avvicinarvi e di provare a fermare eventualmente altre macchine. Sembra un sistema laborioso, ma noi abbiamo risparmiato più tempo e denaro in questo modo piuttosto che aspettare che un’auto ci portasse direttamente a destinazione o usare i mezzi pubblici per raggiungere l’autostrada.
Naturalmente, se tutto questo dovesse fallire, di solito è possibile trovare un autobus locale, un Songthaew o un treno che vi porta a destinazione per meno di 50 centesimi. Consultate qui gli orari e i prezzi degli autobus locali in tutta la Thailandia.


3. Utilizzate le autostrade
Se si intende percorrere una lunga distanza, il posto migliore dove posizionarsi è sempre quello delle autostrade interprovinciali che attraversano tutto il Paese. Queste collegano tra loro tutte le grandi città del Paese, quindi controllate la mappa della città in cui vi trovate e cercate di capire quale autostrada dovete prendere per raggiungere la vostra destinazione.
Abbiamo collezionato per voi alcuni consigli e trucchi per fare l’autostop lungo le autostrade in Thailandia.
A volte, soprattutto in prossimità di città e paesi, le autostrade si dividono in 4 corsie: le due centrali sono destinate a chi percorre lunghe distanze, mentre le due esterne sono destinate agli spostamenti locali. Dovete raggiungere una parte dell’autostrada dove ci sono solo 2 corsie! Non lo sottolineeremo mai abbastanza. Non potete stare sulle due corsie interne con il pollice in fuori per motivi di sicurezza e le persone non possono fermarsi a prendervi nemmeno se volessero. Anche le possibilità di ottenere un passaggio da chi si trova nelle corsie esterne per più di qualche km sono scarse.
A noi piace posizionarci proprio all’uscita di una stazione di servizio su un tratto di autostrada a 2 corsie. Personalmente preferiamo le stazioni di servizio PTT: sono le più grandi e hanno il maggior numero di persone che si fermano (così come il 7-11). L’altro vantaggio è che ci sono i bagni 🙏 le bevande e gli spuntini, e in quei giorni particolarmente caldi si può scappare nell’aria condizionata del 7-11 se necessario.
Per aumentare le chances di trovare un buon posto per ricevere un passaggio è bene studiare la mappa dell’autostrada fuori città e trovare un punto in cui diventa a 2 corsie e/o c’è un grande distributore di benzina dove è probabile che la gente si fermi a fare rifornimento.
Nota: per uscire dalla città di Hua Hin abbiamo preso un Songthaew per 10 THB / 25 centesimi per raggiungere una zona esterna della città più vicina all’autostrada. Da lì, abbiamo fatto l’autostop senza cartello e siamo stati raccolti da due auto che alla fine ci hanno portato alla stazione di servizio PTT su un tratto di autostrada a due corsie in direzione sud. Da lì, i nostri soccorritori sono arrivati in 5 minuti e ci hanno portato fino a Chumphon. Abbiamo chiesto se potevano lasciarci a una grande stazione di servizio sull’autostrada vicino a Chumphon, ed ecco che in altri 2 minuti è arrivato l’ultimo passaggio verso sud, Surat Thani 😁 In questa giornata abbiamo fatto più di 4 passaggi in autostop e percorso quasi 500 km.


4. Scegliete con attenzione i vostri passaggi!
È probabile che non dobbiate aspettare a lungo per un passaggio, a noi è capitato che a volte ci facessero salire in pochi minuti! Abbiamo imparato presto però, sulla nostra pelle, che non tutte le corse sono uguali in termini di comfort, soprattutto se il viaggio dura più di un’ora. Se dovete rimanere nel veicolo a lungo, potete permettervi di essere esigenti e pignoli sul mezzo di trasporto! Avendoli provati tutti, ecco qui sotto la lista dei pro e contro.
Mezzi di trasporto:
Macchina: Questo è di gran lunga il modo migliore e più comodo per fare l’autostop. Di solito con aria condizionata, ampio spazio per le gambe e per muoversi e sedili ben imbottiti.
Pick-ups: Questo è il modo più eccitante di viaggiare per qualcuno che non l’ha mai provato, col vento tra i capelli e sensazione di libertà. Realizzerete in fretta però, che non è molto confortevole. Pensateci bene prima di sedervi nel retro di un pick-up per un viaggio di più ore in autostrada, perché sono rumorosi e possono essere molto scomodi per qualsiasi cosa che non sia un breve viaggio, e si corre il rischio di scottarsi o di essere investiti dalla pioggia se cambia il tempo.

Minibus: se un minibus si ferma a prendervi su, anche in una zona remota dell’autostrada, assicuratevi di controllare se si aspettano che paghiate il viaggio o meno. Una volta siamo rimasti scottati dal fatto di essere saliti su un minibus e poi ci hanno chiesto di pagare quando siamo scesi. Abbiamo anche fatto dei viaggi gratuiti in minibus per distanze molto lunghe, ed è stato molto divertente!

Camion: Sebbene siano molto belli da vedere e abbiano molti colori vivaci, sono estremamente lenti, con una velocità massima di circa 60 km/h. Se si deve percorrere una lunga distanza, può essere necessario molto più tempo in un camion che in un’auto o in un minibus. Pensiamo però che valga la pena di farlo almeno una volta per l’esperienza!

Altri suggerimenti
- Usate il buon senso. Non abbiamo mai avuto problemi, ma se una situazione vi sembra pericolosa, fidatevi del vostro istinto!
- Questo non è un metodo di viaggio consigliato se si hanno limiti di tempo.
- Alcuni giorni sono migliori di altri. Abbiamo percorso più di 500 km in alcuni giorni, ma in altri ci siamo sentiti stanchi, esausti e sconfitti.
- Persistenza! Se vi sembra che non funzioni, cambiate luogo o prendete i mezzi pubblici e provate un altro posto.
- Se non vi sentite sicuri a farlo da soli/e, provate a trovare qualcuno che lo faccia con voi in un ostello! Durante i nostri viaggi abbiamo parlato con molte persone che avrebbero voluto provare la stessa esperienza.
- Crema solare. Se siete seduti sul retro di un pick-up sotto il sole thailandese, mettete la crema solare o rischiate di scottarvi.
- Pernottate in hotel vicini all’autostrada. Vi permetteranno di partire presto il giorno dopo e non dovrete attraversare la città per arrivarci. Scoprite qui gli hotel e gli ostelli.
- L’assicurazione di viaggio è un must per tutti i paesi del sud-est asiatico. Anche se i problemi si verificano raramente, si vuole essere coperti nel caso in cui si verifichino. Noi usiamo SafteyWing e la raccomandiamo a chiunque viaggi in tutto il mondo.
- Quando viaggiamo all’estero noi usiamo la carta di credito internazionale WISE. Potete prelevare gratuitamente fino a 200 euro in contanti al mese. Dopodiché, pagherete solo una tassa bassissima sui prelievi.
Se avete già provato a fare l’autostop in Thailandia, o in qualsiasi altro Paese, lasciateci un commento qui sotto! Siamo interessati a conoscere le vostre esperienze! Per altri articoli sulla Thailandia e sul sud-est asiatico, consultate il resto del blog.
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